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  • Immagine del redattoreStudio Mio.Riab

A tu per tu con lo smartphone

Gestire la tristezza attraverso lo schermo può creare una dipendenza


Quante volte vi sarà capitato di gestire un momento di ansia o frustrazione del vostro bambino mediante l'uso del cellulare? Vostro figlio richiede il ciuccio prima di addormentarsi e piange disperato se non lo ottiene?





Questi due ambiti, seppur molto diversi nascondono lo stesso comune denominatore: la DIPENDENZA da un oggetto.



 

Eh sì, perchè vostro figlio, al primo momento di sconforto, non vedrà altra soluzione se non quella di richiedere proprio quell'oggetto che ha potere calmante.


Non serve demonizzare l'uso di questi dispositivi, ma sarebbe utile controllarne

i modi e i tempi di utilizzo. Sicuramente gli schermi, siano essi della televisione o del cellulare, costituiscono una grande attrattiva per i più piccoli; sono uno strumento di apprendimento privilegiato che allo stesso tempo è in grado di divertire.


Lo sbaglio sta nel considerarli dei veri e propri baby-sitter dei nostri bambini, in grado di colmare la nostra assenza genitoriale in termini di relazione.


Nei casi più gravi, tale abitudine andrà a inficiare l'autoregolazione emotiva del bambino, portando il piccolo a delle reazioni esagerate rivolte contro i propri genitori nel tentativo di attraversare una zona di disagio e risolverla, non con un abbraccio o un bacio, bensì con il riappropriarsi dell'oggetto calmante.


Un parallelo interessante può riguardare l'utilizzo del ciuccio in età evolutiva.


Merita una riflessione. Uno schermo pur quanto colorato e iperstimolante potrà mai sostituire un abbraccio?

 

Chiara Miotti

Logopedista

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